In esclusiva Oscar Angeloni di ritorno dai Mondiali di scialpinismo

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Foto: ISMF

E’ un Oscar Angeloni galvanizzato dalla fantastica prestazione della squadra azzurra ai Mondiali di Pelvoux e senza voce “l’ho lasciata in Francia per tifare le nostre staffette!”.

La recente rassegna iridata, passata praticamente inosservata sulla maggior parte dei media, ha regalato all’Italia le 29 medaglie che le hanno permesso di essere al comando del medagliere, davanti ai padroni di casa e alla Svizzera.
Ma come è stata l’esperienza del DT Angeloni? “Sono state giornate bellissime – racconta in esclusiva – di grande emozioni. Al momento della premiazione delle Nazioni, mi tremavano le gambe! Vincere e in Francia, ha un sapore particolare. E poi sono stati fantastici tutti gli atleti…Indimenticabili queste giornate, ma anche quelle di allenamento, la preparazione, i ritiri. Posso dire che siamo diventati un pò come una famiglia e questi Mondiali hanno aiutato ancora di più a fare ‘gruppo’ e a sentirci tutti una nazione. E’ chiaro che sono orgoglioso delle medaglie, ma anche avere un bel clima non ha prezzo. E poi di questi Mondiali è stato bello anche il rapporto con le altre squadre. Mangiavamo tutti insieme, con francesi, spagnoli…”.

Quanto i bei risultati ripagano Angeloni dei tanti sforzi? “Questa rassegna iridata mi ripaga di tanto lavoro e mi ha dato anche la soddisfazione di togliermi qualche sassolino dalle scarpe, o spiegare con i fatti il perché di alcune mie scelte in merito a convocazioni e staffette. I ragazzi – prosegue – hanno risposto bene a tutto e spero che i grandi risultati ci portino ad avere un occhio di riguardo da parte della Federazione, insomma…29 medaglie non possono passare inosservate”.

Ognuno di questi 29 riconoscimenti ha una storia e un’emozione particolare ed è anche difficile fare una ‘classifica’. Ma se proprio dovesse sceglierne una? Quale è la preferita? “Forse le staffette mi hanno dato quel qualcosa in più! Quella dei giovani, lo splendido oro era abbastanza scontato; quella d’argento delle donne senior è stata una bella sorpresa, ma forse sceglierei quella degli uomini. E’ stata la medaglia più combattuta, persa e vinta per 50 centimetri e che ci ha regalato la vittoria per Nazioni”.

I “big”, i nomi più conosciuti, ma hanno fatto tanto bene anche i giovani, anche chi non è andato a medaglia, come Pettavino. “Su tutti una menzione particolare è per Alba De Silvestro: ha una grinta incredibile. Per il resto posso dire che tutti i convocati, anche quelli più piccoli, si sono comportati benissimo, dimostrando impegno e tanto attaccamento alla maglia azzurra. Pettavino è stato uno scommessa. L’ho voluto convocare perché si era liberato un posto; non ha ottenuto la medaglia, ma ha fatto vedere di che pasta è fatto, ed è stato in gara sino alla fine, tenace e combattivo. Fa tanto ben sperare per il futuro. L’augurio poi, è che per tutti i giovani sia stata un’esperienza arricchente sia dal punto di vista sportivo, sia da quello umano ed educativo”.

Giulia Favero

1 thoughts on “In esclusiva Oscar Angeloni di ritorno dai Mondiali di scialpinismo

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